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Vecchio 02-04-2012, 16.06.20   #1396
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
XV Quadro: La Guerra dei due Gigli e la Misericordia della Luce

"Ora basta; fate indietreggiare le vostre genti: presto giungerà la Gioia che, a quanto credo, vi darà dolore."

("Chretien de Troyes, Erec e Enide")




Guisgard fissava quell'uomo e poi le donne al lavoro sui telai.
Vi erano anche alcuni operai che portavano nella fabbrica stoffe, brocche colme d'acqua e sacchi di carbone.
Dei ragazzini poi, come per loro fosse un gioco, si divertivano a far girare le ruote degli argani e ad alimentare il fuoco delle caldaie gettandovi dentro ramoscelli secchi.
“Cosa sta succedendo qui?” Sempre più agitato Guisgard. “Chi siete voi? Dove avete portato...”
“Milord, vi prego...” interrompendolo l'uomo “... perchè siete cosi agitato? Qualcosa vi ha indisposto?”
Guisgard allora afferrò l'uomo per il bavero, come a volerlo strattonare.
A quella scena tutti smisero il proprio lavoro e fissarono il cavaliere.
“Non è il caso, mio signore...” restando calmo l'uomo e prendendo la mano di Guisgard affinché lasciasse il suo bavero “... non è il caso...”
Il tocco di quella mano era gelido e leggero, come un soffio di vento.
E Guisgard provò un profondo senso di smarrimento.
L'uomo si voltò verso gli operai e sorridendo, con un cenno del capo, invitò tutti loro a riprendere il proprio lavoro.
Nel frattempo, nel vestibolo laterale, Talia era con quelle ragazze.
“Non saprei, milady...” rispose candidamente una di quelle “... viviamo qui da sempre e per sempre sarà la nostra casa... abbiamo atteso tanto il ritorno di voi e di vostro marito, affinché, come promise lui prima di partire per Sygma, mantenesse la promessa fatta ai nostri padri...”
“Si, la promessa” intervenne un'altra di quelle “di trovare un marito per ciascuna di noi.”
Le ragazze allora, con infinita grazia e delicatezza, aiutarono Talia a spogliarsi.
E una volta nuda, adagiarono sul suo bellissimo corpo quelle stoffe, intrecciandole e tessendole con fili d'oro, fasce dai colori meravigliosi e pendagli dai riflessi e i bagliori quasi crepuscolari.
“Siete pronta, milady...” sorridendo una di quelle ragazze “... e siete bella come in quel giorno... rammentate la cerimonia, vero? Le nozze celebrate nella Cappella del Belvedere e poi la festa nel feudo di Felchyus, nel suo monumentale maniero ducale... andiamo, vostro marito sarà impaziente di rivedervi...”
E la condussero di nuovo nella sala dei telai, dove la stava attendendo Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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