Kojo ascoltò ogni parola di Elisabeth.
“Chi vi ha riempito la testa con tutte queste sciocchezze?” Fissandola. “Di certo qualche chierico… beh, milady, dimenticatele… dimenticate tutte queste cose… siamo nati liberi… liberi di scegliere il nostro destino e tutto ciò che ci circonda è mosso dal caso… dite che non siete mia?” Accennò un sorriso. “Vi ingannate… io vi voglio, milady… e quando questa guerra sarà finita, voi sarete il premio per il vincitore… il mio premio…” si tolse il mantello e con fare sicuro lo avvolse attorno alle spalle di Elisabeth.
L’aria della sera si era infatti fatta più fresca.
Quasi fredda.
Kojo allora accompagnò Elisabeth nella sua stanza.
“Rammentate cosa vi ho detto nel parco?” Guardandola con bramosia. “Io vi voglio, milady… e so che voi volete me…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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