A quelle parole di Lilith, Redentos la fissò.
“Non credo sia tanto semplice, ragazza mia...” disse “... se quei cavalieri sono innamorati, difficilmente uno dei due accetterà di essere stato respinto...”
La donna, sempre in lacrime, annuì.
“Tuttavia” continuò il cavaliere “Lilith ha ragione... dovete scegliere fra i due a chi donare il vostro cuore, milady...”
“Temo si ora di riprendere il cammino, milord...” fece il Avid il nano.
Redentos annuì e dopo aver salutato la dama, augurandole felicità e salute, diede ordine ai suoi di ripartire.
Poco dopo giunsero in uno spiazzo irregolare.
Qui, due cavalieri duellavano con una ferocia non comune.
“Cavalieri, fermatevi!” Gridò Redentos.
Ma i due contendenti non prestarono attenzione a quelle sue parole.
“Cavalieri, in nome della cavalleria, basta vi dico!” Urlò Redentos.
“Cosa volete?” Voltandosi uno dei due. “Non vedete che regoliamo una questione in singolar tenzone?”
“Si, non intromettetevi!” Fece l'altro.
E ripresero il duello.
Redentos allora disse ai suoi compagni di ripartire.
Proseguirono oltre, fino a quando, poco dopo, si ritrovarono di nuovo nello stesso punto, ossia in quello spiazzo irregolare.
“Abbiamo girato in cerchio forse?” Domandò Jovinus il monaco.
“Temo di si...” guardandosi intorno Redentos.
“Guardate lì...” indicò Avid.
Poco distanti c'erano due corpi senza vita.
Erano i due cavalieri che fino a poco fa duellavano per il cuore della baronessa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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