"Sto bene" dissi io, rialzandomi. Mi guardai i piedi. Erano pieni di ferite; sarebbero servite ortiche e bacche di sambuco per medicarli e per cicatrizzare le piaghe. Non guardai gli uomini in volto, mi limitai a fare un lieve inchino ed a dire: "Il mio nome è Lilith. Sono in cerca della Pietra Teosofica... ne ho bisogno perchè nel mio villaggio si è diffuso un morbo mortale e senza di essa non riuscirò a salvare gli abitanti." Mi fermai per qualche istante per potermi rendere conto di chi avevo di fronte. Guardai gli uomini uno ad uno, cercando di trarre più informazioni possibili dal loro aspetto. Mi travolse nuovamente quella fastidiosa sensazione di nausea, ma questa volta la visione si presentò senza alcun problema. Riguardava Parsifal, il cavaliere apprendista. Lo stavo fissando senza rendermene conto, perchè solitamente le mie visioni erano molto più chiare quando guardavo negli occhi la persona interessata...
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo."
Mago Merlino
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