Fyellon fissò Altea e sorseggiò poi dell’altro vino dal suo bicchiere.
“Sembra che abbiate vissuto dei momenti tutt’altro che noiosi e scontati, milady, in quel palazzo.” Accennò un lieve sorriso. “Perdonatemi, ma non posso evitare di rivelarvi come voi ora mi apparite… vi vedo e vi immagino come una di quelle eroine, tra il romantico e l’avventuroso, che animavano le commedie di Plauto e di Terenzio… eroine che un fato ostile rendeva schiave, cortigiane, orfane, naufraghe e rapite da briganti o pirati… ma che poi, puntualmente, la fortuna rendeva felici attraverso un incontro speciale, una verità rivelata o la scoperta di un qualche tesoro…” sorseggiò altro vivo e tornò a fissare Altea “… pare che abbiate vissuto un gran numero di avventure e provato svariate sensazioni in quel palazzo, milady… e il vostro racconto mi ha incuriosito e affascinato non poco… voglio farvi una proposta… andiamo insieme al palazzo, visto che cerco un impiego… mi presenterete voi stessa alla corte, dicendo che siamo vecchi amici, o magari cugini… così, vedendovi accompagnata da un cavaliere, ci penseranno bene prima di importunarvi ancora… vi piace l’idea?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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