Il cavaliere sorrise a quelle parole di Altea.
“Ahimé, è dunque vero…” sospirò “… nel mio errare non ho mai veduto ninfe e fate e allora devo proprio convincermi che esse non esistono, se non nei sogni dei poeti e dei cantori…” si lavò il viso da una fontanella accanto all’ingresso della locanda “… però, ad essere sincero, non ne sento la mancanza… vagare ed incontrare una donna bella come voi non fa di certo rimpiangere muse e ninfe… quanto alla magia poi, beh, un incontro come questo è già intriso di magia, non pensate?” Si asciugò il volto e torno a fissare Altea. “Il mio nome è Fyellon e sono un soldato di ventura, milady. Posso avere l’onore di offrirvi qualcosa da mangiare e da bere in questa locanda? Fatelo per amore verso la cavalleria… farete compagnia ad un povero cavaliere errante.” E sorrise.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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