Altea correva tra le strade di Tylesia.
Correva libera e finalmente senza tristezza nel cuore.
I marmi policromi, le alte guglie e le maestose cupole, i palazzi che lambivano il cielo e i sontuosi crocifissi che si ergevano come a voler congiungere il Cielo e la terra riflettevano lo splendore di quella città, che di terreno aveva ben poco.
Ad un tratto Altea udì delle voci.
Erano tre bambini.
“Io sono Lancillotto!” Esclamò uno di loro. “In guardia Mordred!”
“Ti infilzerò, dannato cavaliere!” Rispose l’altro.
E cominciarono a scimmiottare un duello con le loro spade di legno.
“Attento, mio campione!” Disse la bambina.
“Stai tranquilla, Ginevra, vincerò e ti porterò via con me!” Fece il bambino che impersonava Lancillotto. “E saremo felici per sempre! Andremo nelle Isole Felici, dove nessuno invecchia, mia regina!”
“L’amore vero non esiste!” Replicò il bambino nei panni di Mordred. “Tutti lo sanno ed io ti batterò!”
In quel momento arrivò una donna ad interromperli.
“Bambini!” Li richiamò. “Sapete che queste cose non si dicono! Se passano i soldati e vi sentono? Forza, tornate dentro!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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