Reas arrivò e sorrise ad Altea, per poi salutare anche Isolde.
“Volete unirvi a noi, milady?” Domandò Reas alla donna.
“Oh, no di certo, capitano.” Sorridendo Isolde. “Non vorrei mai rompere l’idillio che questa passeggiata saprà donarvi. Ho sentito del duello, capitano… una serata tranquilla vi farà bene…”
“Milady…” fissandola il capitano “… vi pregherei di non farne parola con sua maestà…”
“Sarò muta come un pesce!” Esclamò Isolde, per poi andare via.
Così, Altea e Reas uscirono dal palazzo.
Attraversarono la grande piazza dove sorgeva accanto al palazzo anche la maestosa cattedrale di Tylesia.
Nella piazza c’era poi una bellissima statua, che i nostri lettori hanno già visto al nostro arrivo a Tylesia.
La statua raffigurava un cavaliere con scudo e spada.
E sul piedistallo c’era una lastra che recava una scritta:
“A Vigilyo,
che brevemente vegliò su
questa città e per sempre
veglierà nella sua anima.
Regina Destefya”
“Ecco davanti a voi, milady, una delle città più straordinarie del mondo!” Esclamò Reas. “Sarò il vostro Cicerone! Ditemi, cosa volete ammirare oggi della nostra città? Non so, amate l’architettura grandiosa? Allora potrebbe piacervi il monumentale anfiteatro! O forse vi affascinano le corse con le bighe? Se è così non abbiamo altra scelta che recarci al Circo Magno! Se invece volete rilassarvi, beh, nulla è più adatto di una bella visita alle nostre grandiose terme! Su, approfittate di questo cavaliere d’eccezione!” E sorrise.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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