28-02-2012, 19.17.21
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#948
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Talia…” sussurrò accarezzandole il capo “… è… è solo a causa della caduta… sono certo che è momentanea questa cosa…” allora scostò il capo e le accarezzò il volto “… andrà tutto bene… mi credi, vero? Non ti ho mai mentito e non comincerò ora… presto la luce tornerà ad illuminare i tuoi bellissimi occhi… e nel frattempo ci sarò io accanto a te… e ricorda, piccola… anche nell’oscurità più profonda e silenziosa, quando tenderai la mano troverai la mia ad afferrarla…” le baciò dolcemente la fronte e la fece stendere “… ora riposa tranquilla… io sarò qui a vegliare sui tuoi sogni…” e le tenne la mano fino a quando Talia non apparve un pò più calma.
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Chiusi gli occhi e, cullata dalla sua voce, mi distesi di nuovo sul letto...
Mille pensieri si agitavano nulla mia mente, pensieri di ogni tipo: ricordi, frammenti di sogni lontani... colori e luci... mille e più immagini che forse non avrei più potuto vedere...
Però la mano di Guisgard stringeva la mia e questo mi dava pace, sicurezza, tranquillità.
Passò qualche momento in cui vagai tra il sonno e la vaglia... poi, ad un tratto, la porta si aprì di nuovo ed entrò un uomo... disse di essere un dottore...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
I pastori, nel frattempo, avevano chiamato il medico del villaggio.
Questi visitò la ragazza e poi raggiunse tutti loro nell’altra stanza.
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Per qualche momento rimasi immobile dove mi trovavo, allungando le orecchie per sentire ciò che avveniva nell’altra stanza... la porta però era chiusa e tutto ciò che riuscivo a cogliere era il crepitare del camino alla mia sinistra...
Sospirai quindi e mi alzai, avvolgendomi le spalle con una coperta di lana che avevo trovato al tatto sul letto.
Mi misi in piedi, dunque... dapprima in modo un po’ incerto poi, facendomi via via sempre più sicura, iniziai a muovere i primi passi. Con una mano tenevo la coperta stretta, mentre l’altra era tesa avanti a sondare lo spazio... inciampai in una sedia e per poco non caddi, ma mi ripresi in tempo, la spostai e continuai a procedere... raggiunsi un muro, era ruvido ma caldo... lo seguii con la mano, finché le mie dita non riconobbero una porta... cercai dunque la maniglia e la aprii...
Riconoscere da dove giungevano le voci fu più complicato... ma infine, lentamente, riuscii a trovare l’apertura di un’altra porta... sempre tastando con la mano lo stipite, la varcai appena...
C’erano persone in quella stanza, uomini ed almeno una donna... riconobbi la voce di colei che mi aveva curata al mio risveglio...
“Guisgard...” mormorai allora “Cosa succede? Che dice il dottore?”
Un momento di silenzio seguì le mie parole... avvertii una vaga sorpresa aleggiarmi intorno...
Ma non era ciò che mi interessava...
Mi concentrai meglio...
“Non è qui!” conclusi infine “Guisgard non è qui, vero? Dov’è andato?”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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