Nigros trascinava via Daniel.
Giunsero allora dietro una robusta colonna.
“Non hanno sospettato nulla…” mormorò il dottore “… non potevano… loro non sono di Tylesia ed ignorano le nostre leggende…” fissò poi Daniel “… devi stare attento quando incroci quei cavalieri… capito? La regina ha firmato un documento che concede loro dei poteri praticamente illimitati fino a quando reggerà questo stato di guerra… in pratica possono fare il bello e cattivo tempo qui a Tylesia… quanto alla chiave… si, sei riuscito a trovarla… comincio a credere che forse non erano solo sogni quelli che hai visto… ma è necessario che tu sappia la leggenda dei Quattro Guardiani… torniamo nel mio laboratorio…”
E giunti, Nigros cominciò a raccontare:
“Quando Tylesia raggiunse il massimo del suo splendore, il re decise, per difenderla dall’avidità dei popoli pagani, di costruire una speciale guardia della città… chiamò allora i migliori maestri armaioli e fra questi ne scelse i quattro migliori. Ciascuno di loro ebbe il compito di costruire un’armatura speciale, dai tratti divini… a Tylesia erano conservate delle straordinarie reliquie… quattro Pietre particolarissime, forgiate ciascuna con l’essenza di uno dei quattro elementi che costituiscono il mondo… la Pietra Bianca costituita dalla forza dei venti che attraversano l’Aria… la Pietra Rossa plasmata dalle folgori che alimentano il Fuoco pulsante del sottosuolo… la Pietra Blu lavorata dalla forza dell’Acqua che riempie il mare e gli oceani… e infine la Pietra Verde estratta dal cuore vivo della Terra… queste Pietre adornavano la mitica corona di Lucifero, segno del suo primato su tutti gli altri Angeli del Signore, ma alla sua caduta le Pietre si staccarono e caddero sulla Terra…”
Sorrise allora a Daniel.
“Ragazzo mio, queste leggende oggi non possono più essere raccontate…” continuò “… a Tylesia domina la Ragione e non c’è più spazio per gli antichi miti… non farne dunque parola con nessuno…”
Prese allora una chiave di ottone che teneva conservata insieme a molte altre, tutte di materiali diversi, per darla poi a Daniel.
“Ritorna nella stanza della Mela Verde” disse “e sostituisci questa con la chiave vera… nessuno si accorgerà della differenza… bada però a non farti scoprire… va e sii prudente, ragazzo mio.”
E si voltò a fissare un dipinto che raffigurava la caduta di Lucifero.