Quel tocco di Elisabeth e Tya restò sotto il suo controllo.
La voce della maga dei boschi cominciò ad echeggiare, lenta e cadenzata, nella mente della cameriera e questa perse ogni volontà.
“Sir Kojo è il mio signore…” disse Tya “… egli mi ha ordinato di sorvegliarvi e di riportare a lui ogni vostra parola e azione…”
La ragazza allora si diresse verso le scale e fece cenno ad Elisabeth di seguirla.
Poco dopo raggiunsero una delle stanze della Torre degli Eretici, dove alloggiavano i Cavalieri del Tulipano Imperiale.
Qui le due trovarono Kojo intento a scegliere fra diverse spade.
Nel vederle, il cavaliere restò un attimo turbato.
“Lady Elisabeth…” sorridendo.
A quelle parole del suo padrone, Tya si destò dall’incanto di Elisabeth.
“Milord…” mormorò spaventata “… io… non so come sia giunta qui… forse mi ha seguita… vi giuro che non ricordo nulla…”
“Stai tranquilla, mia cara…” avvicinandosi a lei Kojo “… non è successo nulla… eh, la nostra lady Elisabeth è donna scaltra e tu sei troppo ingenua… non è colpa tua…”
“Allora non siete in collera con me, padrone?”
“E perché dovrei?” Accarezzandole i capelli Kojo.
“Grazie, milord…” sorridendo Tya.
Ma, con un gesto tanto rapido quanto improvviso, Kojo afferrò il collo della ragazza e lo spezzò, lasciandola poi cadere senza vita ai suoi piedi.
Con un cenno, poi, congedò il servitore con le spade.
“Ora siamo soli, milady…” rivolgendosi ad Elisabeth “… cosa posso fare per voi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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