Elisabeth aveva lasciato la porta chiusa e un attimo dopo udì dei rumori.
“Vi occorre qualcosa, milady?” Vedendola accanto alla vasca la cameriera. “Ho qui abiti fra cui potrete scegliere.” E li posò sul letto. “Se vi occorre altro, basta che suoniate il campanellino, milady. Il mio nome è Tya e sono ai vostri ordini.” Mostrò un inchino ed uscì.
La cameriera, poi, si diresse in un’altra stanza e vi entrò.
“Novità, mia cara?” Domandò Kojo a Tya.
“Le due straniere hanno parlato fino a poco fa, signore…” fece la ragazza “… soprattutto quell’Altea mi sembra molto vicina, almeno emotivamente, alla regina… l’altra invece, quella Elisabeth, parla di forze oscure attorno alla città…”
Kojo restò pensieroso.
“La nostra lady Elisabeth sembra amare molto il mondo dell’occulto…” mormorò il cavaliere “… e forse ne resterà scottata ella stessa… quanto ad Altea…” sorrise “… penserò io a lei…” fissò la cameriera “… ottimo lavoro, ragazza mia… tieni d’occhio le nostre belle straniere… va e non deludermi…”
“Si, milord.” Ed uscì dalla stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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