Presa una delle barche del vecchio Maroc, Redentos, Parsifal e Avid partirono.
Ma prima, il barcaiolo aveva dato loro una cartina.
Era molto antica e su di essa era tracciato qualcosa di misterioso e preziosissimo: il corso del Calars, fino alle sue sorgenti.
E proprio nelle sorgenti del fiume, la cartina segnava l’ubicazione della favolosa Tylesia.
Navigarono così seguendo il corso di quel caldo fiume.
Man mano che avanzavano, la vegetazione che circondava il Calars mutava sensibilmente.
Le piante e gli alberi, compresi i loro frutti, apparivano più rigogliosi e maturi di come normalmente erano abituati a vederli i tre viaggiatori.
Una selva lussureggiante cominciò a farsi strada e ad avvolgere tutto.
“Sono i caldi vapori del Calars” spiegò Avid il nano “che rendono così il paesaggio circostante. D’ora in poi assisteremo a degli spettacoli naturali molto diversi da quelli che siamo abituati a vedere.”
La barca proseguì ed in breve raggiunse le pareti di roccia dove era naufragato il Carrozzone di Goz.
Attraversarono così la lunga gola rocciosa, fino ad arrivare presso un vasto canale.
Qui la corrente del Calars cominciava ad aumentare d’intensità.
“Partendo il Venerdì” disse il nano (infatti il viaggio dei tre era cominciato tre giorni fa) “abbiamo approfittato della clemenza del Calars. Ma ormai un nuovo giorno sta sorgendo, essendo prossima la mezzanotte, dunque proseguire oltre sarebbe un suicidio.”
Redentos consultò la cartina e annuì.
“Si, meglio raggiungere una delle sponde del fiume” mormorò “e scendere a terra. Proseguiremo a piedi. I cavalli hanno riposato abbastanza a bordo.”
Scesero così a terra ed essendo notte decisero di accamparsi ed accendere un fuoco.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|