Altea si era allontanata da Reas e da Elisabeth.
Passeggiò nel parco, fino ad avvicinarsi nuovamente al bellissimo cancello d’oro chiuso con quel lucchetto di diamante.
Restò a fissarlo, in balia dei suoi pensieri.
“A chi appartiene davvero quel meraviglioso fiore?
Chi lo custodirà sopra ogni cosa in fondo al cuore!
Dimmi, mia musa, tal meraviglia come si conserva?
C’è chi lo guarda, chi lo possiede e chi lo preserva!
Come potrò chiamarlo mai in quel mistico verziere?
Battezzalo come il tuo sogno più grande, cavaliere!”
E finito di recitare quei versi, il cantastorie si avvicinò ad Altea.
“Salute a voi, bella dama!” Con un inchino. “Non temete il freddo voi? O bastano i vostri sogni a riscaldarvi?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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