La servitrice lanciò uno sguardo su Elisabeth e si pentì di aver parlato ad alta voce.
“Nulla, non badateci…” mormorò “… madonna Malinconia non risparmia nessuno, indifferente com’è al colore del sangue… che sia rosso o blu poco conta… le umane tristezze e miserie il Buon Dio le Ha distribuite su tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri…” mostrò un lieve inchino ed uscì.
Nel parco, intanto, ben visibile dalla stanza di Elisabeth ed Altea, un uomo si avvicinò alla regina.
Era ben fatto e vestiva un’uniforme.
Moro, con leggeri baffi, aveva modi gentili e cortesi.
Si inchinò alla sovrana e scambiò con lei qualche battuta.
Lei però appariva distante.
Annuì, fece cenno al militare di alzarsi e poi si allontanò.
L’uomo allora restò a fissarla, per poi avvicinarsi al cancello d’oro.
E lì restò alcuni istanti, mentre un freddo e malinconico vento soffiò sulla città.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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