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Vecchio 02-02-2012, 15.30.38   #557
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il fuoco.
Consumava tutto, compresa l’aria.
Talia, infatti, faticava a respirare e pian piano anche a vedere davanti a sé.
Poi, all’improvviso, quell’animale emerse dalle fiamme.
Un ruggito e poi i suoi occhi sulla ragazza.
Poi quella voce che Talia riconobbe.
Un attimo dopo, guidato dalla voce di lei, apparve il cavaliere.
Si calò il cappuccio e si avvicinò a lei.
“Come stai, Talia?”
Sheylon ruggì nuovamente: tutto sembrava sul punto di crollare.
Guisgard si tolse il mantello e con quello avvolse la testa e le spalle di Talia.
Prese con sé la ragazza e seguì la sua tigre che si lanciò tra quelle lingue di fuoco.
Di corsa scesero le scale che già scricchiolavano sotto quell’Averno di fiamme.
Fortunatamente il dongione, dove era stata rinchiusa Talia, fu la parte che più resistette all’incendio.
Così, i due, preceduti dalla tigre, raggiunsero prima il cortile, poi il portone e si ritrovarono finalmente fuori da quella trappola incandescente.
Pochi istanti dopo e gran parte del castello crollò orma carbonizzato.
“Come stai, Talia?” Ansimando Guisgard. “Ma cosa ti è saltato in mente?” Cambiando umore e accigliandosi. “Perché sei venuta da sola in questo posto? Cosa volevi fare? Se ti fosse accaduto qualcosa?” Avvicinandosi e stringendola per le braccia. “Rispondi! Rispondi Talia! Perché non sei venuta prima da me?” I suoi occhi erano ancora lucidi a causa del fumo che avevano attraversato.
Ma incontrati quelli di lei, in breve ripresero il loro colore naturale ed anche l’animo del cavaliere si rasserenò.
“Li…” mormorò “… li ho uccisi tutti… chi non è caduto sulla mia lama è poi morto tra le fiamme…” parlava come se volesse scacciare la paura.
La paura di averla persa.
Ad un tratto un brontolio seguito da un grugnito.
“Già, mi stavo dimenticando di te…” fece il cavaliere voltandosi verso la sua tigre “… si, hai ragione, amico mio… non vi siete ancora presentati… Talia, questo gattone è Sheylon!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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