31-01-2012, 10.28.05
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#503
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Rabbia, frustrazione, disperazione, paura... tante e tante cupe emozioni potevo leggere nel volto di quel disgraziato.
Se ne stava fermo vicino alla porta, con le spalle un po’ curve... ma il tono aspro della sua voce aumentava ad ogni parola...
Lo osservai per qualche istante, senza parlare... infine mi alzai e, con passo sereno, gli andai di fronte.
“Io non ti giudico!” dissi, con voce dolce “Né giudico tua madre. Non potrei mai farlo! Ma una cosa penso... penso che sbagli su quest’uomo: egli non è il tuo padrone. Nessun uomo può possederne un altro. Nessun uomo può, o dovrebbe, poter decidere della vita e della morte dei suoi simili... Nessuno. Perché tutti, allo stesso modo, siamo creature del Cielo... tu, io, il tuo signore, tua madre... e ciò che ci rende diversi l’uno dall’altro sono soltanto le nostre azioni, le nostre scelte e ciò che di giusto facciamo...”
Lo osservai ancora per un istante, mentre un leggero sorriso mi sfiorava le labbra...
“Non sottovalutare il potere che non vedi, amico mio... perché esso non è certo inferiore a quello che vedi! E tu... tu sei ancora in tempo per fare ciò che è giusto...” mormorai “Non aver paura!”
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Ad un tratto, Talia cominciò a sentire puzza di bruciato.
Un attimo dopo del fumo iniziò ad uscire dal pavimento ligneo della stanza.
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Mi interruppi...
Mossi lo sguardo intorno per un istante, osservando quel fumo che filtrava dalle assi del pavimento... poi riportai gli occhi sull’uomo di fronte a me, senza una parola.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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