Visualizza messaggio singolo
Vecchio 30-01-2012, 18.38.32   #487
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Davvero vi interessa così tanto quel posto?” Fissandola lui. “E forse possiamo intenderci… Talia…” accarezzandole le braccia “… sei molto bella sai… resta qui stanotte… anzi per una settimana… e forse rinuncerò al Casale… non credo che una trovatella come te abbia scrupoli di questo genere… dietro quel viso angelico so che hai il fuoco vivo addosso…” e le strinse forte un braccio.
“Milord...”
Tentai di sottrarre il braccio a quella presa... ma era troppo forte per le mie sole forze.
“Milord, vi prego...”
Il cuore mi stava sprofondando in basso... sempre più in basso... gli occhi del signorotto erano su di me, potevo sentirli ardere sulla mia pelle... avrei dato qualsiasi cosa perché la smettesse di guardarmi in quel modo, avrei dato qualsiasi cosa per essere da un’altra parte, avrei dato qualsiasi cosa per non sentirmi tanto sola...

“Talia... è una sciocchezza!”
“Vi dico di no!”
“Non ce la puoi fare...”
“Si, invece! Si che posso!”
“E’ una follia... il Maestro si arrabbierà!”
“Voi lo fate... lo farò anche io!” ribattei “Ve lo farò vedere io!”
Ansimavo per la fatica... ma ero determinata, una determinazione che probabilmente assomigliava molto a testardaggine.
Era una specie di prova, quella... una prova di abilità e di equilibrio cui i miei fratelli, a turno, si sottoponevano... una volta per ciascuno, solo coloro che ne avevano il coraggio ala forza. Quel giorno io, Fyellon, Sabant e Pidge ci eravamo lanciati in una discussione che ci avrebbe portati lontano: loro sostenevano che solo i più forti tra loro erano in grado di superare la Prova e che alcuni dei fratelli non sarebbero mai stati in grado neanche di tentare... io me ne stavo in silenzio, ascoltandoli, finché quei discorsi e una buona dose di quel loro malcelato compiacimenti mi indussero a dir loro che secondo me chiunque poteva affrontarla...
Era stata una sciocchezza, ora lo sapevo... ma loro avevano riso di me, avevano detto che solo i più forti potevano affrontare la Prova... Nestos e Brand ad esempio non ce l’avrebbero mai fatta... e di certo non io, una ragazza!
Era stato allora che mi ero alzata stizzita ed ero corsa al torrente, con loro al seguito...
Ed era per quello che ora mi trovavo lì, a vari metri di altezza, sospesa sopra le rapide di quel gelido torrente...
Tentai di riprendere fiato... ma le mani mi erano diventate fredde e riuscivo a tenermi a fatica...
“Ammettilo, Talia... non ce la fai!” commentò Pidge, con uno sgradevole ghigno di vittoria sul volto.
“Stai zitto, sciocco!” sbottai, con quel filo di voce che mi era rimasto...
E feci un altro passo, poi ancora uno... avevo freddo ora, avevo freddo dappertutto, ma mi sentivo i polmoni in fiamme e ad ogni respiro era peggio...
Ancora un passo, piano...
Ma l’umidità aveva reso scivoloso il ponticello, e all’ennesimo passo...
fu un attimo...
un grido!
I miei piedi sfiorarono l’acqua gelida ed una scarpa fu trascinata via, l’orlo del mio abito si bagnò... ma le mie mani strinsero la corda ed io rimasi appesa a mezz’aria, con l’acqua corrente che mi lambiva le caviglie ed un profondo terrore sul viso...
“Talia... Talia, tieniti forte!”
“Aiuto!” gridai, volgendo lo sguardo sui miei fratelli “Aiutatemi... per favore!”
Ma loro erano quasi più spaventati di me... e se ne stavano lì immobili, come pietrificati...
E la corda scivolava tra le mie mani... scivolava sempre più...
Guardavo l’acqua... e quelle rocce proprio sotto di me...
E il terrore aumentava...
Poi d’un tratto, inaspettatamente, una mano si serrò intorno al mio polso...
“Non guardare giù!” disse una voce a me tanto cara e familiare “Guarda su! Guarda me!”
I miei occhi, già pieni di lacrime, si sollevarono verso quella voce ed un sorriso affiorò sulle mie labbra...
“Guisgard...” mormorai “Guisgard... non lasciarmi!”
“Non ti lascio!” rispose il ragazzino, sforzandosi di tirarmi su “Certo che non ti lascio... dai, vieni su. Aiutami!”
Con qualche sforzo e con il suo aiuto, riuscii a issarmi di nuovo sul ponticello e a raggiungere la sponda più vicina...
“Ma che cosa credevi di fare?” sbottò poi, appena fummo entrambi al sicuro “Sei matta? E voi, poi... che cosa...”
Ma fu interrotto dal mio abbraccio.
“Hai ragione!” mormorai stringendolo forte con entrambe le braccia “Hai ragione, hai ragione, hai ragione...”
“Saresti potuta cadere...” mormorò a sua volta.
“Lo so...” mi sentivo sollevata ora, così tanto sollevata che calde lacrime di paura e di gioia presero a rigarmi le guance, mentre tornavo a guardarlo.
“Promettimi che non farai più una cosa tanto stupida!” disse.
“E tu promettimi che, in ogni caso, ci sarai!” risposi.

Quel ricordo lambì la mia mente e vi portò una ventata di aria fresca...
Guisgard... oh, Guisgard... avrei dato qualsiasi cosa per vederlo entrare in quella stanza e risolvere tutto, come quando eravamo bambini...
E invece non eravamo più bambini... e le cose erano più complicate ora...
Sollevai gli occhi e fissai il signorotto...
“Vi prego...” mormorai “Vi prego, lasciatemi. Mi state facendo male!”
__________________
** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

Talia non è connesso