Guisgard fissò gli occhi di Talia.
“Cosa mi ha spinto a tornare?” Senza togliere mai i suoi occhi da quelli di lei. “Forse è inutile parlarne ora… forse è inutile davvero, se me lo chiedi…”
All’improvviso giunse qualcuno.
Erano alcuni dei loro fratelli.
“Talia, dobbiamo parlarti…” disse uno di loro e tutti fissarono Guisgard “… da sola… vieni...”
Guisgard comprese.
“Ho bisogno di restare da solo…” mormorò, rimettendo la spada sull’altare “… vado via io, voi restate pure…”
Un attimo dopo uscì e si allontanò.
“Perché aveva la spada del maestro in mano?” Domandò a Talia uno di loro.
“Si, è di Fyellon” intervenne un altro “e verrà presto a reclamarla.”
“Ci penseremo dopo…” fece un altro ancora “… ora abbiamo il Casale a cui pensare… Talia, sono giunti alcuni cavalieri del signorotto che rivendica diritti sul Casale… affermano che il padrone è disposto a trattare… non vuole inimicarsi il vescovo, ma vuole farlo ad una condizione… che ci vada tu, adesso.”
“Te la senti, Talia?” Domandò uno dei fratelli. “I cavalieri stanno aspettando una tua risposta. Vogliono saperlo ora.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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