“Mi fai quasi paura, Elisabeth…” con un ghigno Isolde “… averti come nemica…” la fissò divertita “… e pensare che un tempo eravamo come sorelle…” si avviò allora verso la porta, per poi fermarsi e fissare Altea “… a voi forse amava darvi la sua cultura, le sue conoscenze… a me invece il vostro maestro ha pensato bene di offrirmi dell’altro…” rise ed uscì.
Poco dopo, Lainus riprese conoscenza grazie all’unguento che Elisabeth aveva dato ad Altea.
“Cosa succede…?” Svegliandosi Lainus. “Non ricordo nulla…”
Intanto, sul ponte del Carrozzone, anche altri marinai avevano visto ciò che poco prima era apparso ad Altea.
Goz fu subito avvertito e corse verso la prua.
“Cosa sarà accaduto?” Domandò Plautus a Jovinus.
“Seguiamo il capitano…” fece questi “… venite anche voi.” Rivolgendosi a Cavaliere25.
Raggiunti poi Goz e i suoi, anche ai due monaci e al boscaiolo si mostrò ciò che prima aveva visto Altea.
Le due monumentali pareti di pietra attraversate da quel meraviglioso arcobaleno.
“Cosa sarà, capitano?” Domandò un marinaio.
“Oltre quel varco…” rispose Goz “… vi sono le leggendarie sorgenti del Calars…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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