Cittadino di Camelot
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Rimasi immobile e con gli occhi bassi mentre si alzava, mentre colpiva un albero per sfogare la sua rabbia...
Infine mi alzai e lo raggiunsi...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Si voltò verso Talia e la prese per le braccia.
“Perché hai taciuto fino adesso?” Domandò con gli occhi ancora arrossati da quelle lacrime. “Perché non mi hai raccontato tutto? Perché, Talia?” Una smorfia di straziante dolore gli impedì, per un momento, di parlare oltre. “Dov’è ora?” Ritrovando il fiato per continuare. “Dimmi dov’è andato Fyellon!”
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“Non lo so!” mormorai “Ti giuro che non so dov’è... se lo avessi saputo, sarei andata io da lui, probabilmente!”
Sospirai... poi presi il suo viso tra le mani, carezzandolo delicatamente...
“Però...” soggiunsi “Però ci sono tante, troppe cose che non sai... rivedremo Fyellon, ne sono certa... tornerà lui stesso, forse! Tornerà per te! E forse anche per me! Ma ci sono cose che tu devi sapere, prima...”
C’erano tanti e tanti ricordi che mi passavano per la mente, ricordi posteriori alla partenza di Guisgard, ricordi che si legavano, nei miei pensieri, al gesto di Fyellon...
E così decisi di dividerli con lui, tutti quei ricordi, mano a mano che mi fossero tornati alla mente...
“Maestro!” gridai, giungendo nel Tempio di corsa “Maestro... allora è vero?”
Il vecchio cavaliere terminò la sua preghiera, si inchinò all’altare, poi si alzò e si voltò verso di me...
“Talia... devo ancora rimproverarti perché corri nel Tempio? Non sei più una bambina, ormai!”
“Si...” annuii, arrossendo leggermente “Si, hai ragione, maestro! Ti domando perdono!”
L’uomo sorrise leggermente e attese che anche io fossi andata ad inchinarmi all’altare, poi parlò di nuovo...
“Allora... cosa vuoi sapere?” domandò, con un leggero sorriso sornione.
“Beh, se è vero!” risposi “Se è vero che Fylleon...”
“...è da oggi un cavaliere?” terminò Fyellon entrando nella Cappella e allargando le braccia in segno di vittoria “Si!”
“Oh, ma è meraviglioso!” esclamai, andandogli incontro “Meraviglioso!”
Lui mi sorrise, poi i suoi occhi si fecero seri e li spostò sul Maestro...
“Ed è per questo che sono qui ora, Maestro!” disse “Domani parto... sono venuto a reclamare la tua spada. In dono al migliore dei tuoi figli. Come avevi promesso!”
Gli occhi del Maestro si fecero un po’ più cupi, mentre lo osservava senza parlare.
“Figlio mio...” iniziò poi a dire “Tu oggi mi hai dato una grande gioia, ed io sono fiero di te! Immensamente fiero! ...Ma non chiedermi ciò che non posso darti!”
Gli occhi di Fyellon si allargarono... si allargarono tanto da sorprendermi...
“Tu...” mormorò poi, con la voce roca per la rabbia “Tu la conservi per... per lui?”
“Promisi quella spada al migliore dei miei figli...” lo riprese il Maestro “Ma ancora oggi, perdonami, non ho deciso chi sia a meritarla!”
“Ma lui... lui se n’è andato! Ti ha lasciato! Ha lasciato tutti! E tu...”
“Basta Fyellon!” il vecchio cavaliere si avvicinò al giovane e gli poggiò le mani sulle spalle “Fatti onore, figlio mio!” soggiunse, per poi voltarsi e uscire dalla Cappella.
“Vecchio sciocco, pazzo e sentimentale!” ringhiò lui, una volta che restammo soli “Gli dimostrerò che sbaglia! Lo dimostrerò a tutti voi!”
Si voltò quindi verso di me e mi fissò con rabbia...
“Si, lo so!” sbottò “Lo so benissimo che anche tu la pensi come il Maestro...”
“Fyellon...” mormorai “Fyellon... cosa dici? Tu sei mio fratello ed io ti voglio bene!”
“Tuo fratello!” scoppiando in una cupa risata, lui “Si... ma lui non l’hai mai chiamato ‘fratello’, non è vero? No, lui era lui!”
Improvvisamente mi venne di fronte e mi afferrò per le spalle, stringendomi con forza.
“Non accetto di essere secondo a nessuno! E sicuramente non accetterò di essere secondo al suo fantasma! Non lo accetto! Ti dimostrerò che ti sbagli... che il tuo preziosissimo Guisgard non era altro che uno sciocco pallone gonfiato! Lo dimostrerò a te, al Maestro e a tutti... e allora la sua spada sarà mia! La sua spada e il suo orgoglio spettano a me e a me solo! Io sono suo figlio! Il suo unico figlio!”
Mi lasciò andare con tanta forza da farmi finire contro una colonna... poi uscì dalla Cappella e non lo vidi più per molto tempo.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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