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Vecchio 26-01-2012, 03.14.31   #383
Melisendra
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Melisendra
Registrazione: 27-02-2011
Residenza: Dai boschi nebbiosi
Messaggi: 610
Melisendra sarà presto famoso
La carrozza prese una buca e io sobbalzai. Er diffidente verso quel mezzo di trasporto che mi impediva di vedere il mondo esterno e sembrava procedere in modo del tutto precario, ora rallentando e ora accelerando, sobbalzando e dandomi degli scossoni inaspettati.
Riflettei un attimo sulle domande che mi erano state poste.
"Mi hanno presa... ieri... vicino alla spiaggia, dove il fiume torna al Blu. Io vengo da lì. Lì ci sono le mie sorelle."
Mi schiarii la voce. "Non ho un nome... nessuno mi ha mai chiamata. Non avevo bisogno di un nome, prima... quando ero libera." Iniziavano a venirmi le parole. "Ma molto tempo fa... c'era un uomo che mentre risaliva il fiume cantava canzoni antiche e dolcissime, così lo accompagnammo... e ce n'era una che amavo. Parlava di una donna e il suo nome era..." Quel giovane bardo, lo ricordavo benissimo. Era partito dalla foce del fiume su una chiatta e aveva invocato la protezione delle acque. Così noi lo seguimmo, mentre cantava e suonava la sua musica. Lo avevamo seguito per giorni e ci eravamo spinte ben oltre i luoghi in cui eravamo solite giocare. Iniziavamo a credere che potesse addirittura vederci, oltre che presagire la nostra presenza al suo fianco. Ero certa che, guardando attraverso il velo dell'acqua, avesse visto il mio volto. Poi un'ombra cadde su quel viaggio gioioso. Le mie sorelle fuggirono, mentre il giovane si spingeva sempre più lontano e il pericolo si faceva sempre più imminente. Rimasi su una roccia, seduta ad aspettare il suo ritorno. Dopo qualche giorno, mentre mi specchiavo nell'aurora, vidi un corpo affiorare dall'acqua, spinto dalla corrente.
Noi non avevamo lacrime, quindi non potei piangerlo. Lo abbracciai con le mie braccia d'acqua e lo cullai fino a quando non trovai un canneto in cui riporlo, ululando insieme al vento la mia malinconia.
Tornai in me.
"Melisendra" mormorai, improvvisamente triste. "Puoi chiamarmi Melisendra."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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