Il valletto gettò solo qualche fugace occhiata alla ragazza.
Sembrava indifferente.
Fissò di nuovo la strada dalla finestrella della carrozza, per poi tornare a guardare la nuova schiava del suo padrone.
“Si…” annuì “… andiamo a casa. Nella tua nuova casa.”
Il bosco, dalla carrozza, appariva muto e meraviglioso.
L’aria era pulita e fredda, mentre i raggi del Sole, come dardi di luce, filtravano attraverso la boscaglia, quasi ad illuminare il sentiero che la carrozza stava seguendo.
“Qual è il tuo nome?” Domandò poi alla ragazza. “E di quale terra sei originaria? Sei pagana o Cristiana?” La fissò allora da capo a piedi. “Sei stata catturata o venduta da qualcuno? Appartenevi già ad un padrone?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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