Colui che aveva fatto quell’incredibile offerta avanzò nella platea.
Era un giovane valletto, magro e dall’aspetto bonario.
“Il mio padrone chiede che la ragazza venga subito condotta nel suo maniero.” Cominciò a dire al banditore. “Fuori vi è una carrozza pronta a portarla via.”
“E sia.” Rispose il banditore. “Appena avvenuto il pagamento, il tuo padrone potrà disporre come più gli aggrada di questa schiava.”
Allora il valletto annuì, per poi fare un cenno ad alcuni uomini che erano con lui.
Questi posarono davanti al banditore quattro pesanti sacchetti carichi di monete d’oro.
“Contatele pure.” Fece il valletto.
I mercanti di schiavi non si fecero ripetere due volte quelle parole e subito controllarono il denaro.
Accertatisi dell’intera somma, lasciarono agli uomini che erano col valletto di condurre via la misteriosa ragazza.
“Valletto…” chiamò uno della platea “… chi è il tuo padrone? Dicci il nome di colui capace di spendere una simile cifra per una semplice schiava.”
“Perdonatemi, signori…” si scusò il valletto “… ma è volontà del mio padrone restare anonimo a questa platea.” E presa la ragazza, salutò con un inchino i presenti.
La ragazza senza nome fu allora fatta salire nella carrozza e messa a sedere accanto al valletto.
Ben tre uomini armati scortavano quella carrozza, che alcuni istanti dopo lasciò quel posto per svanire nella folta foresta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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