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Vecchio 25-01-2012, 14.45.06   #350
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Piansi a lungo e liberamente contro la sua spalla... piansi tutta la mia incertezza, il mio dubbio e la paura... piansi finché non mi sentii stanca, sfinita addirittura... poi le lacrime iniziarono diminuire, i singhiozzi a placarsi ed il mio cuore raggiunse quella sorta di dolorosa pace, nella quale la sofferenza, pur immensa, appare finalmente affrontabile.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Non sei più sola…” disse lui “… sono tornato…”
Poi le sfiorò il volto e la fissò.
“Cosa è successo?” Le chiese. “Talia, cosa è accaduto al maestro?”
Guisgard parlava... la sua voce era così calda e rassicurante...
Sollevai gli occhi nei suoi e lo osservai per un momento... non gli avevo mai mentito, non ne ero mai stata capace, e non avrei certo iniziato in quel momento.
Sospirai...
“Quel giorno...” iniziai a dire, la voce bassa e armonica “Quel giorno il Maestro mi aveva parlato di te. Non lo faceva mai, lo faceva soffrire anche solo pronunciare il tuo nome... ma quel giorno... disse di aver visto il Cervo Bianco e allora tu gli tornasti alla mente con più forza che mai. Fu per questo, probabilmente, che mandò gli altri nel bosco... a cercare il Cervo, disse... ma probabilmente sapeva che non lo avrebbe mai neanche visto, figuriamoci catturarlo... no, probabilmente li mandò nel bosco perché voleva restare un po’ da solo con te, con il tuo ricordo... e andò alla Cappella, lasciando me nel frutteto.”
Abbassai gli occhi un momento, come cercando di raccogliere quei ricordi dolorosi che la mia mente, nel disperato tentativo di proteggersi, stava cercando di cacciare via. Poi tornai a guardarlo...
“Ed è stato allora che è arrivato lui. Era strano, diverso... i suoi occhi erano tristi, pieni di dolore... e la sua anima gridava. Avrei dovuto capirlo che c’era qualcosa che non andava, avrei dovuto saperlo ascoltare... ma non l’ho fatto... sono stata sciocca e superficiale: il mio primo errore! Anzi, forse non il primo, ma certamente il più grave! Ha detto di voler parlare con il Maestro ed è andato alla Cappella.”
Mi torcevo le mani... me le torcevo tanto forte da farmi quasi male, ma non ci facevo caso...
“C’erano segnali... segnali dappertutto... il vento mi gridava nelle orecchie e il sole, pur alto, non riusciva a scaldarmi affatto... tutti segnali, ma io non ho saputo coglierli. Avevo sentivo il disagio della sua anima, avevo visto il buio in fondo ai suoi occhi... ma... sono stata cieca e sorda! E poi... poi ho sentito quel dolore... quel dolore immenso proprio al centro del petto, come se mi stessero stappando il cuore... ho sentito il calore dell’anima del Maestro abbracciarmi prima di volere via... e ho finalmente capito! Ho capito quanto ero stata approssimativa nel guardare e frivola nell’ascoltare... quanto ero stata colpevole! Si, colpevole... quanto e, forse, anche più di lui!”
Abbassai di nuovo gli occhi un momento...
“Poi non ricordo più niente... credo di essere caduta a causa di quel dolore che mi bruciava il cuore ed aver perso i sensi. Mi sono svegliata tre giorni dopo. I fratelli mi hanno detto che avevano trovato il Maestro nella Cappella con... con il... il collo spezzato. Credono che sia stato un incidente!”
Tacqui per un istante, c’era un silenzio irreale intorno a noi, come se la Natura stessa si fosse quietata... poi riportai il mio sguardo nel suo...
“Io non ho detto loro niente di tutto questo... non potevo, lo capisci? Loro... loro sono solo dei ragazzi, sono impetuosi, impulsivi... e questo li avrebbe distrutti! Non potevo permetterlo! Il Maestro non avrebbe mai voluto che la sua morte portasse ad altre morti, ad odio, a guerre e duelli... non lo avrebbe voluto mai! Ed io ho fatto in modo che non accadesse!”
Presi la sua mano tra le mie e la strinsi...
“Ma ora... ora non so più che cosa fare! Mi sento così sola... e così colpevole! E... e ho paura! Ho così tanta paura, Guisgard!”
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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