Il rumore delle acque e il loro scorrere, leggero e quasi musicale, sui lucidi sassi che rappresentavano il fondale più trasparente e meno profondo.
E salendo verso la sponda, quelle acque arrivavano quasi ad accarezzare la pietra concava nella quale quella ragazza dormiva.
La stelle scintillavano attraverso quella foschia, segnando quasi una strada immaginaria, tracciata tra il Cielo e l’orizzonte sterminato.
Una strada capace di condurre in mondo lontano, forse al di là del mare e del tempo.
Poi, ad un tratto, si udì un pesante rumore di ruote solcare il sentiero che lambiva la scoscesa scogliera.
Uno di quegli uomini indicò qualcosa vicino all’acqua.
“Che mi prenda un colpo…”
“Cosa hai visto?” Chiese l’altro.
“Presto… punta verso il basso questa lanterna!”
“Vedi quello che vedo io?”
“Si… presto, chiama gli altri…”
Qualche istante dopo, scesero presso la sponda, fino a raggiungere il sasso concavo dove la misteriosa ragazza dormiva.
“Da dove salta fuori?”
“Avete visto com’è vestita?”
“Che sia una strega? Ho sentito che nei sabba si accoppiano col demonio nei luoghi più sperduti…”
“Non dire sciocchezze…”
“Allora sarà una prostituta…”
“Così giovane e bella? Non vedi la sua pelle? E i capelli poi? No, amici miei… niente affatto… questa ci farà guadagnare almeno mille Taddei… avanti, cominciate a fare spazio sul carro…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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