La croce nel terreno che sembrava stagliarsi contro le meste luci del pomeriggio, ormai destinato a terminare.
“Ti odio!” Urlò il ragazzo al maestro. “Ti odio con tutto me stesso!”
Il maestro lo fissava in silenzio.
“Basta!” Ringhiò nuovamente l’apprendista. “Andrò via! Via da qui! Per non rivederti mai più! E diventerò un cavaliere! Il migliore e anche tu sentirai parlare di me! Spero di non rivederti più!”
E corse via.
Un mare di ricordi lo investirono in quel momento, alla vista di quella tomba.
Ma quell’immagine nella sua mente lo tormentava.
Il ricordo di quell’addio gridato con tanto odio non riusciva a lasciarlo.
Poi, d’improvviso, quella voce alle sue spalle.
Si volto e la vide.
“Attenta, Talia!” Gridarono gli altri fratelli, che qualche istante dopo la raggiunsero. “Chi sei straniero? Ti manda il signorotto?”
“Attenti, è armato!” Fece uno di loro.
Lo straniero però restò immobile, con gli occhi divenuti vermigli per il pianto.
Li fissava uno ad uno.
E soprattutto fissava lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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