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Vecchio 18-01-2012, 02.35.30   #182
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Nel Tempio, dopo che Talia aveva posto la spada del maestro sull’altare, scese un religioso silenzio.
Tutti loro annuirono, come assenso, alla proposta di Talia.
Nestos fissò la ragazza e un sorriso sul suo volto cancellò la tristezza di qualche momento prima.
“Talia…” disse uno di loro, dopo aver fatto un passo verso di lei “… forse l’avrà già saputo… si, i monaci del monastero avranno già diffuso la notizia tra la gente che vive appena fuori dal bosco… insomma, sto parlando di Fyellon… credi che dovremmo avvertirlo per sicurezza?”
“No, vedrai che Fyellon sarà qui tra poco…” intervenne un altro di loro “… anzi, sono certo che in questo momento starà già galoppando verso il Casale.”
“Si, hai ragione!” Esclamò un altro dei fratelli. “Fyellon è il più forte fra noi e non ci lascerà da soli in questo triste momento! Lui non scappa! Non è un vigliacco, un ingrato, che dimentica suo padre, sua sorella e i suoi fratelli! La spada del maestro spetta solo a Fyellon!”
“Finiscila…” lo zittì un altro fra loro “… non ci si può arrabbiare nel Tempio…”

“Cosa fai qui?” Chiese il ragazzo, trovando Nestos seminascosto tra i cespugli. “Da cosa ti nascondi?”
Nestos lo fissò, tentando poi di dire qualcosa, ma solo suoni storpiati uscirono dalla sua bocca.
“Lascia perdere…” scuotendo il capo il ragazzo “… tanto non ti capisco...” si avvicinò ancor di più a Nestos e si sedette accanto a lui “... beh, poco male... sei fortunato infondo, sai? Puoi dire ciò che ti pare, senza preoccuparti degli altri…”
Nestos continuava a fissarlo, fino a quando, pian piano, la paura cominciò a dissolversi dal suo volto.
“Già, immagina…” ridendo il ragazzo “... potrei gesticolare di tutto, senza sentire le grida e i rimproveri del maestro... e così niente più punizioni... che pacchia!”
Nestos rise con lui.
“Dai, non tremare più…” aggiunse il ragazzo “... sai che questo è proprio un bell’angolino? Facciamo un patto... tu mi accogli in questo tuo angolo idilliaco di mondo e io ti proteggerò da qualsiasi cosa…sempre. Ci stai?” Mostrandogli la mano.
Nestos annuì e strinse forte quella mano, mentre i suoi occhi erano pieni di ammirazione per suo fratello.

Fu un attimo, un ricordo, malinconico e lontano, che attraversò la mente e il cuore di Nestos.
Fissò prima Talia e tutti loro, poi la spada sull’altare.
E chinò il capo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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