Nell'apprendere che avrebbe passato la notte in camera con Isolde, a Gaynor si gelò il sangue nelle vene. Era terrorizzata, ma capì che mostrare la sua paura l'avrebbe resa ancor più vulnerabile, per cui cercò di armarsi di coraggio e si avviò verso la camera. Una volta entrata, trovò Isolde seduta sul letto in atteggiamento di attesa. L'ultima cosa che Gaynor voleva fare era parlare, la paura di quello che poteva succedere quella notte le serrava la gola. Si rivolse così alla sua compagna di stanza e le disse: "Milady, vogliate scusare la mia maleducazione se non mi intrattengo con voi, ma questa giornata è stata veramente lunga ed intensa... sono così stanca che fatico a tenere gli occhi aperti. Vi auguro la buonanotte, Lady Isolde..." Detto questo, si sdraiò sul proprio letto, con il cuore in gola ed una preghiera sulle labbra...
Ave Maria, gratia plena,
Dominus tecum,
benedicta tu in mulieribus,
et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta Maria, mater Dei,
ora pro nobis peccatoribus,
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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