“La magia?” Voltandosi il maestro verso Altea. “Non c’è magia qui, ma solo un atto di barbara ingiustizia che il buonsenso è riuscito ad evitare. Non lasciatevi impressionare dalle suggestioni di questo strano viaggio… questa donna era in pericolo e noi, facendola salire a bordo, l’abbiamo salvata.”
E mentre ascoltava le parole del suo maestro, l’orchidea fra le mani di Altea apparve opaca, come se i luminosi colori dei suoi petali vitrei si fossero spenti.
L’uomo se ne accorse e accomodò una ciocca dei capelli di lei che il vento aveva reso ribelle.
“Non preoccupatevi, milady…” sorridendole “… non accadrà nulla di male…” rise “… al massimo abbiamo sprecato due Taddei per un viaggio che, alla fine, non ci condurrà in alcuna fiabesca terra.”
In quel momento un marinaio si avvicinò ai due.
“Signori, prego… il capitano stasera terrà una cena per dare a tutti voi passeggeri il benvenuto sul Carrozzone… siete tutti attesi di sotto, nella sala centrale.”
E recò lo stesso invito a tutti gli altri passeggeri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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