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Vecchio 30-12-2011, 02.37.31   #27
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il lago…
“Questo posto è straordinario…” sussurrai io, mentre il vento accarezzava i miei capelli “… c’è qualcosa qui… e darei qualsiasi cosa per poterlo racchiudere in uno scritto…”
Mi ero lasciato incantare da quel luogo, complice il vento che fendeva dolcemente l’aria, diffondendo ovunque un odore di muschio e fiori selvatici.
Sorrisi e mi voltai verso il mio paziente Virgilio.
“Vi avevo detto che ero un sognatore…”
“Succede a tutti.” Fece lui masticando un bel pò di quel suo tabacco dall’odore forte e prepotente. “Sono secoli che questo posto continua a narrare la sua storia.”
“Possibile che nessuno l’abbia mai messa per iscritto?”
“Forse.” Alzando gli occhi, per un istante, su di me. “Si, probabilmente qualcuno ci ha provato, ma la storia è poi sempre rimasta incompleta.”
“Incompleta?” Ripetei io.
“Si, incompiuta.” Riempiendo la pipa con quel tabacco.
“Ora salta fuori anche qualche maledizione…” con un pizzico di ironia io.
“No, nessuna maledizione.” Scuotendo il capo lui. “Meglio dire incantesimo.”
“Più guardo questo lago, più immagino che possa spuntare la fata Viviana con Excalibur.”
“Leggete troppi libri, voi.” Soffiando via il fumo della pipa.
“Però sarebbe bello!”
“Quello che nasconde questo lago” fissandomi lui “è infinitamente più straordinario e meraviglioso.”
Lo ascoltavo come rapito.
“Ecco perché qui, alla fine dell’800, giunse anche quel poeta famoso…” continuò lui “… e non sto inventando nulla, è documentato.”
“Quale poeta?”
“Ah, non ricordo il nome…” rispose lui “… o meglio, non riesco a ricordare la pronuncia esatta… ricordo solo che veniva dalla Germania…”
“Forse si trattava di qualche poeta del Romanticismo…”
“Immagino li conoscerete tutti a memoria voi…”
“Non è esattamente il mio campo di studi…” sorridendo io “… mi occupo di antichità e Medioevo io… però adoro molto il periodo del Romanticismo… ma perché venne qui quel poeta? Per fare le cure termali? O per visitare i resti archeologici?”
“Venne qui, proprio dove siamo noi due ora.”
“Davanti a questo lago?” Voltandomi a fissare quelle acque verdi io. “E perché proprio qui? Cosa cercava?”
“Cercava quel fiore, ragazzo mio…” rispose lui, mentre il vento, dopo aver lambito le acque del lago, cessò all’improvviso.
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