Il rumore della carrozza, il vocio che proveniva dalla strada.
Poi ancora, il tintinnio della campanella di un carretto e le grida festanti di alcuni ragazzini che giocavano.
Talia avvertì questi rumori confusi, ma era ancora in uno stato di dormiveglia.
“Dovrei essere arrabbiata” fingendosi imbronciata Talia “e non rivolgerti più la parola… e forse lo farò!”
“E perché mai?” Voltandosi Guisgard. “Cosa ho fatto?”
“Beh, ti sei presentato come…” rispose lei “... non so neanche io come... pensandoci bene, mio caro, non ti sei presentato affatto! E poi vengo a sapere che sei addirittura un nobile! Un nobile, mio caro sir!”
“Oh, ma milady...” sorridendo lui “... ero in incognito... sai mantenere un segreto?”
“Beh, dubito che tu possa rivelarmi un segreto...” mettendo il muso lei “... visto che neanche ti fidi a rivelarmi il tuo vero nome!”
“Allora non vuoi saperlo?”
“E sia!” Voltandosi lei. “Ma solo perché sono curiosa! Avanti, sentiamo questo segreto...”
“Vedi, mia bella Colombina, sono in missione per conto di qualcuno...”
“Del Giglio Verde immagino…”
“No, di messer Amore!”
“Ti prendi gioco di me!”
“Affatto, mia cara!” Sorridendo Guisgard. “Vedi, sono qui per liberare una mobilissima dama e condurla su un’isola meravigliosa, tra una campagna senza età e castelli come addormentati da un antico incanto.”
“Capisco…” fissandolo Talia “… ma vedo che la cosa non mi riguarda... io non sono una nobile dama...”
“Ma lo sei di diritto, visto che di te si è perdutamente innamorato un nobile cavaliere…” sussurrò lui “... e che vuole portarti su quell’isola... la vedi l’Inghilterra? E’ laggiù, proprio davanti a noi!” Indicò Guisgard.
Lei allora sorrise e lo baciò.
“A cosa devo questo?” Fissandola lui.
“Perché adoro l’Inghilterra, sir!” Sorridendo lei.
Ed insieme guardarono l’Inghilterra che compariva all’orizzonte.

Tutto poi si fece confuso e sbiadito.
L’incanto dell’Inghilterra, l’azzurro del cielo ed il blu del mare.
“Ben svegliata, piccola mia.” Disse Essien. “Finalmente hai ripreso conoscenza! Come stai? Eri addormentata quando quella carrozza ti ha condotto qui… ma per fortuna sei sana e salva!”
Entrò Fantine con una tisana calda e con lei c’erano anche Tissier, Gobert e Tafferuille.
E tutti salutarono con gioia il ritorno di Talia.