Il misterioso inglese seguì così Talia.
Restarono allora da soli nel suo camerino.
“Vi sono di nuovo debitore, a quanto sembra…” disse il fuggitivo “… e stavolta non c’era la possibilità di essere scambiato per il vostro amico Tafferuille… come state? Sembra che quel furfante non vi abbia fatto nulla di male…”
Un sorriso attraversò il suo volto e la sua mano delicatamente accomodò il bavero, ancora stravolto, del vestito di lei.
“Siete l’unica di cui mi possa fidare…” continuò “… devo raggiungere la Piazza del Popolo al più presto… ma mi occorrono degli abiti… vestito così sembro un buffone… c’è una sartoria in cui non facciano tante domande?” Sorrise. “Sapete bene che potrei essere un amante in fuga da un marito geloso. Suvvia, aiutatemi per l’ultima volta e vi giuro, sul mio onore, che non sentirete mai più parlare di me.” Mostrò un vistoso inchino. “Ditemi di si, mia bella Colombina.”