28-11-2011, 17.21.44
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#1351
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Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
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Essien, Fantine, Gobert, Tissier... ognuno di loro, a suo modo, si prese cura di me. La tisana di Fantine, la presenza di Essien, le battute di Gobert, le parole di Tissier... li ascoltavo, li osservavo muoversi intorno a me e parlare tutti insieme e di cento cose diverse, com’era loro abitudine: uno inveiva contro Renart e un altro contro la Guardia Repubblicana che aveva interrotto lo spettacolo, uno commentava lo spettacolo e un altro la bellezza del teatro di Ostyen... Presto iniziai a sentirmi meglio. Stare con loro mi faceva sentire meglio... erano la mia famiglia, dopotutto.
D’un tratto, poi, la porta del camerino si spalancò ed un eccentrico quanto ciarliero uomo entrò senza tanti complimenti...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Meraviglioso!” Entrando qualcuno. “Assolutamente divino! Voi siete degli attori nati, amici miei! Potreste tranquillamente mettere in scena Sofocle, Eschilo e Euripide! E anche Seneca pensandoci.”
“Chi siete voi?” Domandò Essien.
“Io? Oh, mai sono un esteta!” Rispose quell’uomo. “E amo l’arte in ogni sua forma!”
“Beh… vi ringrazio, monsieur…”
“Dovete venire a Londra!” Esclamò l’uomo. “Anzi, a Camelot! Vi farò recitare di fronte all’aristocrazia inglese!”
“Posso sapere con chi ho l’onore di parlare?”
“Sono lord Tudor di Camelot…” presentandosi l’uomo “… e sono rimasto incantato dalla vostra deliziosa musa…” fissando Talia e facendole l’occhiolino "... potrei avere l'onore di restare solo con questa ninfa scenica?"
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Sgranai gli occhi e per un istante rimasi senza parole...
Solo un istante, poi subito recuperai un minimo di personalità e mi alzai in piedi.
“Va bene, Essien... Va bene!” dissi in fretta, interrompendo il capocomico.
Lui mi lanciò un’occhiata che sembrava voler significare mille cose, ma io gli sorrisi e gli poggiai una mano sulla spalla...
“Non preoccuparti, sto bene adesso!” soggiunsi, in un tono che tentai di modulare incoraggiante.
Mi voltai quindi verso l’uomo che si era appena presentato e mi inchinai leggermente...
“Vi prego, milord... accomodatevi!” dissi, ricambiando il sorriso di quei suoi limpidissimi occhi chiari.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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