L'eterna cavalcatura
Giungemmo dinanzi alla villa e preparammo la regal cena. Erano appena suonate le undici ed il Maestro Caradill si ritrirò nelle sue stanze per concedersi il suo premio, una gran bel sonno ristoratore; io invece rimasi sveglio e appena finì di lavar piatti e pulir cucina, presi e mi diressi verso la piana di Wurms ove avevo sentito quel nitrito. Uscito dalla villa, percorsi di corsa il sentiero e nell' arco di un paio di ore arrivaì a destinazione.... ero stanco morto, ma ciò che vidi mi rimase impresso nell'anima. La piana che andava figurandosi dinanzi a me era ricca di campanule notturne che soltanto quando la luna le sfiora si mostrano in tutta la loro bellezza...una leggenda narra che questi fiori erano il residuo di anni e anni di sofferenza che flagellarono quelle terre, quando loro si concedevano alla notte era soltanto perchè la loro bellezza poteva essere paragonata ad ogni singolo innocente che in quella distesa si era addormento e soltanto cullati dal silenzio codeste anime potevano essere felici di sorgere a nuova vita.... quanta tristezza si avvertiva in quel campo ma non bisognava rammaricarsene perchè significava che l'anima vive ancora, soltanto che preferisce il candido tepore di Madre Luna che la vivacità del Dio Sole. Mi lasciaì cadere fra quei fiori e strappando un ramoscello d'erba in modo da poterne creare un'armonica rimasi lì ad osservare e canzonare quella meraviglia.... All'improvviso vidi che andava avvicinandosi a quei campi un maestoso destriero, era un Avelignese nero il quale utilizzava questo tal luogo come sua dimora, non volevo spaventarlo e pian piano andaì a nascondermi dietro un enorme masso che vegliava su questa piana.
Quell'incontro avrebbe cambiato la mia vita.....
Ultima modifica di Parsifal25 : 29-11-2011 alle ore 02.39.45.
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