Quando il capitano delle guardie spinse via Essien, facendolo quasi finire a terra, fui colta da un impeto di collera...
“Come vi permettete?” sbottai, facendomi appena avanti a sorreggere l’anziano capocomico “E’ una compagnia onesta la nostra e voi non avete nessun diritto di...”
Ma nessuno di loro badò a me.
Presero di corsa la scala che conduceva nel magazzino e un attimo dopo scomparvero, subito seguiti da un preoccupatissimo Essien.
Sul palco il silenzio era totale... i soldati se n’erano andati ma la tensione tra noi era rimasta tale e quale...
Durò qualche minuto quell’irreale immobilità... minuti tesi e pesanti... non sapevo che cosa stesse passando nelle menti di Tissier, Gobert, Fantine o Renart... non sapevo cosa stesse succedendo di sotto... ero agitata, preoccupata e non me ne spiegavo bene la ragione.
D’un tratto i soldati ricomparvero sul palco... avevano facce avvilite e un po’ contrariate, non capii... passarono in mezzo a noi senza una parola, scesero in platea e lasciarono la sala...
Un attimo dopo anche Essien fu di ritorno, portando in spalla Tafferuille.
Seguirono momenti concitati...
Ora che la Guardia Repubblicana non era più lì tutti avevano da dir la propria, c’era chi gridava e chi scuoteva la testa, chi si preoccupava per Tafferuille e chi per lo spettacolo...
Io però avevo la mente da un’altra parte... mi sentivo agitata e quella storia non mi quadrava affatto...
Fissai Tafferuille per un istante... Essien lo aveva adagiato sul palco... sembrava soltanto addormentato...
Mi voltai e lanciai una rapida occhiata alla porta che conduceva al magazzino, poi tornai a guardare gli altri... nessuno stava badando a me... arretrai di mezzo passo... pensai che forse era una sciocchezza... arretrai di un altro passo... non sarei dovuta scendere... altri due passi indietro... era una follia, un’idea assurda... in fretta, prima che qualcuno potesse accorgersi di me, mi voltai e infilai la porta.
La scala era stretta e ripida, la percorsi fino in fondo e feci qualche passo nella stanza immersa nella penombra.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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