Tutto durò un attimo che sembrò infinito.
Quelle parole di Talia, poi i soldati che quasi arrivarono a toccare Tafferuille.
Poi il vuoto sotto i suoi piedi e l’uomo mascherato svanì in quella botola.
Prima lo stupore, poi l’allarme fra i soldati.
“Presto!” Ordinò il capitano. “Bloccate tutte le uscite! Voglio qualcuno anche in strada attorno al teatro!” Si voltò poi verso Essien. “Voi, dite… dove da questa botola?”
“Ecco…” farfugliò Essien “… veramente…”
“Avanti, ditemelo!” Urlò il militare. “O darò fuoco all’intero teatro!”
“Sotto c’è il magazzino dei costumi e degli attrezzi!” Impaurito Essien. “Nessuno può accedervi! Sono il solo vero tesoro di questa compagnia!”
“Al diavolo!” Spingendolo via il capitano. “Presto, tutti di sotto!”
E corsero verso il magazzino, nonostante le grida disperate di Essien.
Giunti di sotto, i soldati misero tutto a soqquadro, fino a quando notarono una sagoma distesa a terra.
Si avvicinarono e videro Tafferuille ancora senza conoscenza.
“Strappategli la maschera!” Ordinò il capitano.
Un attimo dopo il volto sfigurato si mostrò a quei soldati.
“Lasciatelo stare…” mormorò Essien che li aveva seguiti “… è un miserabile… non ha più un volto per andare in giro… il teatro è tutto ciò che gli è rimasto…”
I soldati allora, davanti a quella scena, si decisero ad andare via.
Essien, rimasto solo con Tafferuille, gli rimise la maschera e, caricandoselo in spalla, lo riportò su.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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