A quelle parole di Altea, Orlando si insospettì.
Si affacciò allora sulla soglia di quella stanza, cercando di scorgere qualcosa.
Ma non vi era nulla.
Nel frattempo Altea guardava le bellissime tazze di porcellana.
La ceramica era quella tipica cinese, mentre il tè che stava accanto era scurissimo.
Le tazze erano ancora calde, come se qualcuno avesse preso il tè solo pochi minuti prima l’arrivo dei due sposi.
“Questo posto non mi piace…” mormorò Orlando “… mi sento osservato…”
Ad un tratto Altea, fissando il finissimo e prezioso mobilio, si accorse di un biglietto tra le tazze.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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