Lancelot aveva preso la situazione di petto.
In quei momenti di confusione e rabbia, occorreva sangue freddo.
Il nemico numero uno del regime era giunto fin nel cuore del potere Ginestrino ed aveva lanciato un guanto di sfida che non poteva essere ignorato.
Tutti gli uomini, ricevuti gli ordini da Lancelot, corsero ai propri posti.
Nella stanza poi entrarono i tre leader del governo: De Jeon, Oxio e Missan.
“Capitano ci attendiamo il massimo da voi e dai vostri uomini.” Disse De Jeon a Lancelot. “Non deludeteci.”
“Non perdiamo la testa, signori.” Prendendo la parola Oxio. “La situazione non è poi così critica.”
“Cosa vuoi dire?” Domandò Missan.
“Quel che ho detto, amico mio.” Rispose Oxio. “Rilassati. Il nostro Giglio Verde è ancora in città. E questo lo sappiamo bene. Ma il difficile, paradossalmente, comincerà proprio ora per lui e per i suoi uomini.”
“Perché?” Chiese De Jeon.
“Immaginate… hanno con loro un chierico, dunque la velocità con cui possono muoversi è molto limitata. Si, sono armati, ma questo è più un peso, che non un vantaggio. Con le armi, infatti, attirerebbero l’attenzione degli uomini del nostro capitano Lancelot. Ovvio dunque immaginare che ne faranno tranquillamente a meno. Come vedete, amici miei, abbiamo un buon vantaggio sul Giglio Verde… un vantaggio che dobbiamo sfruttare al massimo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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