|  10-11-2011, 15.53.49 | #1096 | 
	| Cittadino di Camelot 
				
				
				
				
				
			 
				Registrazione: 08-04-2010 Residenza: Ignota ai più 
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			Grida, urla, confusione... e io continuavo a correre, trascinata da quella mano cui mi ero aggrappata, pur senza sapere dove stessimo andando...
D’un tratto mi sentii trascinare in uno stretto vicolo laterale... non c’era caos qui, né gente che gridava impazzita... e il mio cuore smise di pulsare tanto forte da assordarmi...
 
	Renart!
Come chi si sveglia di soprassalto da un brutto sogno, sollevai gli occhi su di lui e lo fissai per qualche istante, ammutolita...
“Renart...” mormorai poi.
Non ero mai stata tanto felice di vederlo, non ero mai stata tanto felice di sentire la sua voce, qualsiasi cosa dicesse, né di avvertire il calore della sua mano intorno al mio polso...
“Oh, Renart... ho avuto così paura, per un momento...”
Feci mezzo passo indietro, quindi, accostandomi alla parete retrostante... appoggiai la testa al muro e chiusi gli occhi, come a cercare di rasserenare il mio animo da quel caos di emozioni...
Le parole di De Jeon...
Quei suoi occhi fiammeggianti mentre parlava, mentre inveiva...
L’uomo con il cappuccio, i suoi occhi terrorizzati sul viso pesto...
Il Giglio Verde...
Qui la mia mente ebbe un sussulto: il Giglio Verde... ancora lui... il Giglio Verde, che con tanta disinvoltura si era preso gioco del potere ginestrino proprio nella sua roccaforte... chi era il Giglio Verde? Dov’era? Sembrava essere ovunque e in nessun luogo, com’era possibile?
Poi Renart parlò di nuovo e interruppe il filo dei miei pensieri...Citazione: 
	
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					Originalmente inviato da Guisgard  “Non capisco perché la gente si ecciti tanto per questo genere di spettacoli!” Disse Renart guardando la strada. “A me quel discorso ha quasi fatto venire sonno e mi sarei di certo addormentato, se ogni tanto qualche scossone della folla non mi avesse tenuto sveglio.” |  
	Di nuovo aprii gli occhi e lo guardai... lo scrutai per un lungo momento, infine sorrisi...
“Si... si, sto bene!” risposi.
Lentamente sollevai una mano e gli carezzai delicatamente la guancia...
“Renart... grazie!” mormorai.Citazione: 
	
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					Originalmente inviato da Guisgard  Si voltò poi verso Talia. “Come stai? Va tutto bene?” |  
				__________________** Talia **   
"Essere profondamente amati ci rende forti. 
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
 
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