Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 09-11-2011, 20.03.01   #1080
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
L’uomo incappucciato fu fatto avanzare a spintoni verso il boia.
La folla esultava ed incitava che si eseguisse quella condanna.
“Costui…” avvicinandosi De Jeon al condannato “… era tra i più pericolosi dei nostri nemici… egli possedeva il dono della conoscenza e sapeva come spargere il suo veleno. Fu anche mio maestro all’Accademia del Parnaso.”
A quelle parole, molti restarono in silenzio.
“Ma è per amore del giusto” continuò De Jeon con la sua dialettica sempre più accesa “che l’allievo sa riconoscere il male che dimora nel suo maestro. E se anche costui mi ha fatto conoscere il frutto che conduce alla conoscenza, oggi sono pronto a sentenziare i suoi crimini.”
Di nuovo la folla esultò.
Tutto era pronto.
Talia osservava quella scena in balia di inquiete sensazioni.
Un rullo di tamburi sembrò destarla.
Il boia si avvicinò al condannato ed afferrò il suo cappuccio.
“Aspetta…” lo fermò De Jeon “… prima il popolo deve conoscere il suo nome… il nome dell’ex abate Adam de la Merci!”
De Jeon fece un cenno al boia e questi tirò via il cappuccio.
Qualcuno, incurante del volto del condannato, esultò tra la folla, ma ben presto, guardando gli sguardi stravolti dei leader Ginestrini, un silenzio irreale scese sulla piazza.
Il condannato non era padre Adam, ma il direttore del terribile carcere conosciuto come lo Chàteau de la Mèmorie Ancienne.
Nel vedere quel viso, pestato a sangue e messo lì al posto di padre Adam, De Jeon lanciò un grido.
Missan, invece, pochi passi più indietro, dopo un attimo di turbamento misto a stupore, chiamò a gran voce le guardie sul patibolo.
“Tradimento!” Urlò.
“Come è stato possibile?” Fissandolo De Jeon.
“Ecco come!” Rispose Missan fuori di sé, mostrando il petto del direttore tatuato con il simbolo del Giglio Verde. “Presto, chiudete tutte le strade e voglio posti di blocco ovunque! Fermate qualsiasi sospetto! Anche donne e bambini!”
Un attimo dopo ci fu il caos tra la folla.
Talia restò quasi travolta da quella marea umana che si disperdeva.
Ad un tratto qualcuno, afferrandola per un braccio, la portò via.
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