“Hai ragione…” sorridendo Carrinton “… pensavo che qualcuno ti avesse rivelato il mio nome… ma è giusto che sia io a farlo… mi chiamo Orlando di Wessex, XV conte di Carrinton…” e mostrò un lieve inchino ad Altea.
I due sposi erano così giunti al borgo dei pescatori.
Questo luogo, dallo stile pittoresco e vagamente basco, era abitato dai discendenti di alcuni mercanti spagnoli giunti in quelle terre tramite i commerci delle Fiandre.
Raccolti in quell’angolo di promontorio, tra il profumo di salsedine ed il vento che soffiava da Sud, vivevano come uno stormo di uccelli venuti chissà da dove, conservando fra loro gli antichi usi e costumi della loro terra.
Altea, alla vista di quella caratteristica locanda, aveva chiesto a suo marito di fermarsi lì.
Così, i due sposi entrarono in quel posto e subito il locandiere si avvicinò loro.
“Portateci qualcosa di caldo, che ammansisca la fatica dello spirito.”
“Ah, lasciatemi indovinare…” sorridendo l’uomo “… novelli sposi, vero?”
“Già” Rispose Carrinton.
“Posso consigliarvi qualcosa di speciale?”
“Sentiamo.”
“Stanotte, al porto, ci sarà una tradizionale festa…” spiegò il locandiere “… è detta Pesca di San Martino ed alla fine si concluderà con falò e pesce arrostito davanti al mare. Ci saranno suoni, canti e balli. L’ideale per due colombi innamorati.”
“Allora affrettatevi a servirci qualcosa di caldo, amico mio!” Esclamò Carrinton. “Così da non fare attendere troppo la Pesca di San Martino!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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