Tredici.
Il numero sacro alla Divina Misericordia di Nostro Signore.
Questi erano gli uomini scelti da Lancelot.
Il cavaliere aveva visto i loro sguardi e letto nei loro animi.
Come Scipione Africano aveva scelto i legionari tra quelli sconfitti nella battaglia del Metauro e di Canne, per sfruttare il loro odio verso Annibale, così Lancelot aveva formato quel corpo scelto di vendicatori.
Le passioni muovono il mondo e lui lo sapeva.
Amore e Odio.
Il suo discorso aveva solo destato i loro animi.
Erano pronti per una vendetta che attendevano da sempre.
“Siamo con voi, capitano!”
Avrebbero dato la vita per quell’impresa.
Lancelot mostrò loro il suo piano, fino ai minimi dettagli.
La piazza, i luoghi in cui si sarebbe radunata la folla, il palco d’onore ed il patibolo.
Tutto era sotto il loro controllo.
Ad un tratto il segnale.
La parata era pronta e con essa gli emblemi della rivoluzione.
“Capitano, la carrozza col prigioniero che sarà condannato pubblicamente è appena partita dallo Chàteau de la Mémoire Ancienne.” Disse uno dei soldati a Lancelot. “Tra mezz’ora circa giungerà al Palazzo della Ginestra.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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