La nave salpò da Dover.
L’aria era pulita, la notte silenziosa ed il mare calmo.
Missan restò sul ponte a fissare la costa inglese che si allontanava sempre di più, come se sprofondasse nella notte.
“Capitano…” rivolgendosi a Lancelot, senza però mai distogliere lo sguardo dalle bianche scogliere “… ad Ostyen ci sarà una parata ed un discorso del partito… ma soprattutto un’esecuzione. Ed a quello spettacolo accorreranno in molti.” Si volto finalmente verso Lancelot. “E secondo il nostro uomo… anche monsieur Giglio Verde!”
La nave sembrava come scivolare su quella piatta massa d’acqua, in un silenzio rotto solo dal canto di qualche marinaio.
Finalmente giunsero sul suolo francese.
Missan e Lancelot trovarono ad attenderli una carrozza.
Con questa raggiunsero Ostyen, al Palazzo della Ginestra.
Furono allora annunciati al grande leader carismatico dei Ginestrini.
Un attimo dopo Philip De Jeon si mostrò a loro.
“Attendevo Gaynor ed invece rivedo te, Missan.” Disse.
“Gaynor non è ancora giunta?” Sorpreso l’ambasciatore.
“No.”
Missan restò per qualche istante in silenzio.
“Spero che il tuo arrivo significhi qualcosa…” fece De Jeon “… mi auguro tu abbia portato la testa del Giglio Verde.”
Missan non disse nulla, ma si limitò a mostrare la lettera a De Jeon.
“E’ sicuro?” Chiese questi dopo averla letta.
“Si, il Giglio Verde cercherà di salvare il condannato.” Rispose Missan. “E noi lo prenderemo. Vero Capitano?” Rivolgendosi al fedele Lancelot.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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