Io e Tyler stavamo percorrendo la ripida discesa che conduceva al borgo.
Fortunatamente ero una cavallerizza abbastanza abile da non preoccuparmi degli zoccoli del cavallo che talvolta scivolavano sui ciottoli. Mi coprii il volto con il velo. L'aria mi stava scompigliando i capelli.
Mi ero lavata e rivestita con gli abiti che Mary aveva tirato fuori da vecchi bauli. Quel vestito poteva benissimo essere appartenuto a qualcuna delle mie partenti, forse addirittura a mia madre. Il broccato era impreziosito da antichi ricami. Il colore scuro faceva risaltare freschezza della mia carnagione. Era un rosso così scuro da apparire nero. Mi ricordava il colore del sangue e, prima di indossarlo, un brivido mi era corso lungo la schiena. Avevo faticato a chiudere i numerosi lacci, ma la nuova ragazza era stata rapida e efficiente. Con pazienza aveva allacciato fino all'ultimo nastro e si era premurata di sbiancare il pizzo che fuoriusciva dalle maniche.
Quel colore figurava sullo stemma dei Wendron. Lo avevo intravisto nel salone e lo vedevo spesso negli appartamenti di mia madre: un grifone rosso scuro coronato da tre gocce d'oro. Il motto dei Wendron si trovata ricamato sotto di esso: "Vigila." Considerata la posizione del castello e quella del porto, adesso ne capivo l'origine.
"Tyler..." interruppi il silenzio che si era creato da quando avevo rinunciato a cogliere le sue provocazioni e lui si era annoiato a lanciarmele. "Dovresti tornare alla chiesetta che abbiamo visitato... ormai padre Tommaso dovrebbe aver ricevuto il mio messaggio... mi sarei aspettata come minimo una risposta, una lettera... in fondo conosceva mio padre... forse gli è successo qualcosa..." il cavallo esitò e dovetti spronarlo, "E' l'unico collegamento, l'unica traccia che può condurmi dal Giglio Verde... è essenziale trovarlo."
Meditai.
"Ed è essenziale ricostituire un corpo di guardia al castello... così non si può andare avanti. E' triste e desolato. Mette i brividi." Le luci del borgo erano sempre più prossime.
"Credo che domattina partirò per andare a cercare il prete..." sapevo che presto sarebbero giunte delle proteste. "Ma tu... è necessario reclutare soldati per difendere il castello e gli abitanti delle mie terre dalle pretese di Missian e degli altri avidi signori dei feudi vicini, che certamente, in assenza di un erede avranno già pensato a come spartirsi Trafford Bridge. Solo tu puoi occupartene. Io non ti sarei di alcun aiuto."
Il mio cavallo nitrì.
"E non temere... non correrò rischi... sarò di ritorno entro sera."
Udii delle voci e un profumo di stufato provenire dalla taverna della piazza del borgo. In lontananza sentivo le onde infrangersi contro la riva e vedevo il profilarsi di navi e mercantili ormeggiate.
"E ora... sarà bene annunciare a questa gente che le terre dei Wendron hanno un legittimo erede. E che non intendo cedere ai compromessi di Magnus o di chiunque altro. Se necessario mi rivolgerò a Camelot per riportare ordine su questo suolo."
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
Ultima modifica di Melisendra : 28-10-2011 alle ore 00.36.06.
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