Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 26-10-2011, 03.54.30   #895
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Un’ombra.
Gaynor aveva davanti a sé solo un’ombra, che sembrava confondersi in quell’indefinita penombra che rendeva surreale e quasi fiabesco quel luogo.
“I vostri dubbi sul regime ateo e sanguinario dei vostri compagni repubblicani vi fa onore, milady…” disse il misterioso Giglio Verde “… ma, vedete, quando si decide di abbandonare, come ho fatto io, il mondo dei vivi, le loro passioni, i loro sogni, beh, allora il nostro animo assume le fattezze dell’Oltretomba e tutto ci appare scuro, torbido, indegno… sono come un Orfeo che scende nell’Ade senza però avere la volontà di trarre con sé alcuna Euridice… o anche come un Oreste senza timore alcuno della giusta ira delle Erinni…”
I suoi occhi.
Brillavano in quell’incerta penombra che sembrava scivolargli addosso, come una fedele compagna, con la volontà di celare il suo volto allo sguardo di Gaynor.
Forse davvero quell’uomo giungeva dall’Oltretomba.
Forse non era più neanche un uomo, ma uno spettro.
“E questo mi ha reso indifferente verso i miei simili…” continuò “… indifferente ai loro dolori e alle loro debolezze…” sorrise lievemente “… non avete mai amato alcuno, dunque? Io invece vi ho rinunciato… l’ho fatto quando ho patteggiato con l’oscurità… non ho dato come pegno la mia anima, come fece Faust… l’anima non ci appartiene… ho barattato invece il mio volto… per cosa? Ma per averne altri mille, milady. Mille volti, mille maschere, sotto cui celare i miei intenti… così posso essere un marinaio, un cavaliere, un prete, un mendicante, persino un Ginestrino, sapete? E voi invece? Chi siete? Forse una novella Giuditta? Giunta qui per prendere la mia testa?” Rise. “Dovrei dunque credere alle vostre parole, mia bella Sherazade? Vi catturo su di una nave colma di Ginestrini… con una lettera affidatavi da Missan per il vostro capo De Jeon… e poi mi dite di provare disprezzo per il vostro regime? Sapete cosa conteneva quella lettera? Nomi… nomi da dare in pasto al boia… come Caronte voi traghettavate quelle anime verso il peggiore dei gironi infernali… no…” sussurrò “… non posso fidarmi di voi… se da questa fiducia che chiedete dipendesse solo la mia vita, allora lo farei… ma vi sono in ballo tante altre vite, milady… e non posso rischiare…”
In quel momento entrò qualcuno e la stanza si illuminò quasi per magia.
Erano due servitori di razza araba con vassoi ricolmi di varie pietanze, acqua, vini e liquori.
I due recavano con loro anche diverse specie di piante e fiori di esotiche forme e fragranze.
Apparecchiarono il tutto, abbellendo la tavola anche con quelle piante e quei fiori, per poi ritirarsi.
Ora la stanza era illuminata ed anche il misterioso Giglio Verde era tornato ad essere visibile agli occhi di Gaynor.
E ancora quella maschera copriva il suo volto.
“Siete mia ospite…” disse lui invitandola a sedersi “… o forse dovrei dire mia schiava, mio ostaggio… ma spesso, come vediamo ne Le Mille e una notte, le prigioni possono essere dorate… posso avere l’onore della vostra compagnia alla mia tavola, milady?”
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