La carrozza condusse così Missan ed il suo fedele capitano Lancelot, attraverso la fitta e lussureggiante boscaglia che avvolgeva quelle terre.
Missan appariva nervosa ed ansioso.
Gettava rapide e furtive occhiate dal finestrino della carrozza, mentre il cielo si addensava sempre più di alte e sottili nuvole.
“Un chierico…” mormorò all’improvviso, mentre il suo sguardo si spostava rapidamente dal finestrino al volto di Lancelot “… un chierico… ricordo perfettamente il suo volto… e quei suoi penetranti occhi azzurri… giunse inaspettato e mi fece quello strano discorso, dove affermava di essere addirittura il confessore del Giglio Verde… si presentò come Presbitero Tommaso… poi svanì nel nulla, proprio sotto i miei occhi…” una smorfia indecifrabile mutò l’espressione del suo volto “… appena vi sarà possibile, capitano, indagate su quel chierico… e rammentate bene quel nome… Presbitero Tommaso…”
La carrozza giunse così presso una vecchia casa nobiliare abbandonata nel cuore del bosco.
Solo il vento sembrava dimorarvi.
“E’ strano…” guardando fuori dalla carrozza Missan “… non è mai giunto in ritardo il nostro uomo…”
Ad un tratto si udì qualcosa.
Un attimo dopo un’altra carrozza giunse nello spiazzo davanti alla vecchia casa nobiliare.
“Eccolo, è lui.” Disse Missan. “Venite…” facendo segno a Lancelot di seguirlo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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