Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Milady, avrò l’onore di ospitarvi qui, nel mio eremo…” disse “… i miei servitori si occuperanno di ogni vostro bisogno fino al mio ritorno…” mostrò un lieve inchino ed uscì dalla stanza, lasciando Gaynor sola in quel fiabesco luogo a metà tra sogno e illusione.
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Gaynor versava in uno stato di intorpidimento mentale. Non si capacitava di ciò che le succedeva intorno, tutto le sembrava irreale, persino il suo stato d'animo, il suo strano silenzio di fronte a quell'uomo. Un altro improvviso scroscio d'acqua la distolse dal suo torpore e lei si impose a quel punto di pensare. Chi poteva mai essere quell'uomo mascherato? Assurdamente aveva qualcosa di famliare, ma non riusciva a focalizzare cosa. La sua mente corse al momento in cui lui aveva preso la lettera di De Jeon e ricordò l'odio e l'ostilità che gli aveva letto nello sguardo. Che fosse un membro del Giglio Verde? Questo pensiero improvviso la rianimò, se così fosse stato sarebbe bastato parlargli e fargli capire che poteva fidarsi di lei, che lei stessa era giunta alla conclusione che quella carneficina andava fermata... potevano collaborare, perchè no?
Con uno scatto si alzò dal letto, tenendosi il lenzuolo stretto intorno al corpo, e si avvicinò ad uno dei servitori.
"Presto, richiama il tuo capo, ho qualcosa di molto importante da dirgli, qualcosa che riguarda De Jeon e la Repubblica di Magnus. Su, vai, convincilo a tornare qui e gli garantisco che non se ne pentirà."