Abbassai appena gli occhi, come attirata da quei dolci versi, e li socchiusi, fingendo di tentare di scorgere colui che, ancora celato dalle tenebre, aveva sospirato tali appassionate invocazioni...
“Sei tu, mio amore?” mormorai allora “Sei tu, anima mia, che giungi tanto silenziosamente e con tanta passione parli? Se è l’amore che detta tali parole al tuo cuore, mio adorato, parla ancora... parla, ti prego, e io risponderò! Parla, amor mio... perché ogni tua parola, ogni tuo gesto è vita per me. Non vi è vita senza di te, non può esservi nessuna felicità se tu non ci sei.”
Feci una piccola pausa, durante la quale neanche una mosca volò sulla platea. Con la coda dell’occhio vidi Essien, dietro la quinta della scenografia, farmi cenno di attendere per prolungare ancora quel momento di pathos che la povera gente di Cardien già stava respirando.
Lo feci. Riabbassai lo sguardo, sospirai e protesi delicatamente il mio corpo in avanti, come se bramassi soltanto raggiungere colui che aveva appena parlato.
Dopo un momento, tuttavia, ripresi...
“Perché non ti mostri, dunque, amor mio? Perché resti nell’ombra e non permetti ai miei occhi di incontrare il tuo caro volto... i miei occhi che nient’altro desiderano se non vederti, le mie mani che bramano soltanto di incontrare le tue... vieni, dunque, vita mia... vieni e sussurrami ancora parole d’amore...”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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