Melisendra, Tyler e i due coniugi entrarono nel castello per scaldarsi e mangiare qualcosa.
“Nelle avversità si vedono i veri sentimenti ed i veri legami…” disse Tyler a Melisendra “… restare fedeli è difficile, soprattutto quando non vi è più nulla a cui aggrapparsi…” fissando il fuoco con uno sguardo inquieto “… già… più nulla…” si destò, prendendo un po’ di quel brodo e continuando a passeggiare nervosamente per la stanza.
“E’ successo che questo castello, una volta abbandonato da tutti o quasi, è divenuto come una specie di prigione…” fece Gerard, rispondendo alle parole di Melisendra “… spoglio, freddo, muto, tetro… noi, come i guardiani dei porci di Ulisse, siamo rimasti ad attendere non sappiamo più nemmeno cosa… forse solo la sorte… gli uomini che custodivano questo luogo, una volta giunta la notizia della fine dei Du Blois, hanno preso tutto ciò che poteva essere trasportato e sono andati via… i due amministratori pagati da vostro padre per controllare i beni di queste terre, alla notizia della presa del potere dai parti dei Ginestrini, hanno intascano tutto il denaro, sparendo poi per sempre… io e Mary” continuò “viviamo coltivando la campagna circostante… una vita dura, fatta di sacrifici… col terrore sempre vivo di ritrovarci quei dannati rivoluzionari davanti, con le loro pretese su queste terre…”
“Ma ora non accadrà, vero, milady?” Chiese preoccupata Mary a Melisendra. “Ora che voi siete qui, loro non oseranno più spaventarci… è così, mia signora?”
Tyler fissò in quel momento il volto di Melisendra.
La ragazza si trovava adesso in una situazione che rischiava di schiacciarla per sempre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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